GrUppO - ANNO 1452, 10 MIRTUL - NEVERWINTER

Morgran Crestarossa annuì alle indicazioni geografiche del nano Brumin. Grugnì in risposta alla domanda del nano in merito alle conoscenze della zona da parte del gruppo un laconico "Sì la conosciamo."
Perla Prunospino saltò letteralmente sulla sedia quando il nano firmò il contratto.

"Bene! Bene! Fantastico!"

"Variz, per favore lo puoi archiviare?"

L'elfo scuro si avvicinò, prese il contratto e si voltò per dirigersi ad una libreria distante pochi passi. Prese un libro impolverato, ne soffiò via la polvere, e lo aprì. Il libro era composto dalle due copertine rigide, tenute insieme dalla costola laterale, e conteneva, al suo interno, tre fogli, simili a quello che reggeva nella mano sinistra. Spostò i primi tre fogli e pose con cura il nuovo contratto al quarto posto, per poi richiudere il libro e riporlo sullo scaffale.

"Fatto."

"Bravo faccia grigia, bene, allora l'appuntamento è per domani mattina all'alba fuori dalla porta sud del quartiere dell'Enclave del Protettore... saremo lì pronti a partire!"

"Per quanto riguarda le provviste per il viaggio sono in carico a voi." aggiunse con un tono di soddisfazione nel tono della voce.

"E non temete, siamo le persone giuste per questo genere di incarichi!"

Non aggiunse altro ed era in attesa che il nano si girasse ed uscisse dal loro ufficio.

"Mastro nano..." disse a quel punto Morgran.

"Vedrete che tutto andrà bene..." aggiunse allungando la mano e l'avanbraccio verso Brumin con l'intento di stringere il suo avanbraccio in un tipico saluto nanico.

"Bene, allora buona notte a tutti e arrivederci a domani mattina!" Perla chiuse così la discussione e l'accordo.

Nell'attesa della cena i tre si preparono gli zaini ed il necessario per il giorno successivo. Perla si prese anche la briga di preparare un cartello che annunciava il loro rientro a breve, da appendere alla porta dell'ufficio.

Passò del tempo prima che Variz annunciasse ai compagni che la cena, frugale come sempre, era finalmente pronta. La zuppa fumante ed il pane troppo duro per essere mangiato diversamente dall'ammollo nel piatto che avevano davanti risultarono particolarmente gustosi in quella sera. 
Quando andarono a dormire Perla era eccitata e faticò ad addormentarsi, Morgran cadde nel suo solito sonno pensate e fanciullesco, mentre Variz rimase a leggere fino a che la candela che usava per farsi luce, non si spense.


L'indomani mattina fu Variz, sempre lui, a svegliare i compagni prima dell'alba. Gli zaini erano pronti, così come il resto. Uscirono fuori e Perla appese ad un chiodo sulla porta, il cartello che aveva preparato la sera prima.

Era l'alba e loro erano fuori dalla porta sud del quartiere dell'Enclave del Protettore: Morgran era seduto su del cordame arrotolato per terra, Variz era in piedi in una zona d'ombra e Perla andava su e giù, saltellando da un piede all'altro, impaziente, come sempre.

"Ma quando arriva? Eh? Eh?"

"Smettila Perla!"

"Ma Morgran, come fai ad essere così calmo? E tu Variz? Ma non siete eccitati dall'inizio di una nuova avventura? Eh? Eh?"

"Smettila Perla, è l'alba!"

"Appunto... è già l'aba!"

"Smettila Perla, è solo l'alba!"



Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!




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