GrUppO - Anno 1452, 13 Mirtul - Miniera di Black Cave, Montagne della Spada


Variz si voltò per osservare e capire da dove provenissero quelle quattro frecce, che dovevano essere per forza essere state scagliate all'unisono per poter essere atterrate in quella maniera così simultanea. L'unico risultato che ottenne fu però quello di rimanere abbagliato dalla luce del sole. I suoi occhi così sensibili alla luce iniziarono a bruciare così forte da costringerlo a mettersi una mano su di essi per regalare un poco di oscurità e sollievo (NoN GdR - Aggiorno la scheda di Variz togliendo 1 PF).

Morgran si voltò verso il nano guardiano.

"Bella presa io? Ma scherzi? Ma se a momenti mi spaccavi il braccio con quel colpo? Hai proprio un braccio di pietra fratello! Krum, il piacere è mio, sono Morgran, Morgran Cresta Rossa e non ho intenzioni ostili nei vostri confronti, sono qui con Bantik e Boouch per incontrare il vostro capo".

Dopo queste parole Morgran fece una breve pausa per cambiare completamente il discorso.

"Krum, hai mai visto frecce come quelle?"

Perla continuava a starsene nascosta dietro l'angolo della casa ed a sbirciare ed osservare l'intera scena da quel suo punto di vista privilegiato. La sua attenzione era posta su due diversi elementi: il primo era quello di Barak. Ne stava esaminando la postura, l'atteggiamento, la reazione. Voleva cercare di capire la reazione alla presenza delle quattro frecce. L'altro elemento su cui pose l'attenzione era l'eventuale arrivo sulla scena di altri nani. (NoN GdR - Cosa osserva Perla?).


Variz provò a sollevare la testa per guardarsi intorno, ma gli occhi, tenuti a fessura, gli facevano ancora male. Al momento non era in grado di fare nulla.

Morgran attese la risposta di Krum (NoN GdR - Sempre che questa ci sia) poi si alzò in piedi. Vide alle spalle del nano guardiano quello che doveva essere Barak. Lo squadrò dalla testa ai piedi, come per saggiarne la tempra, poi, con fare irruento, come suo solito, partì a passi larghi verso di lui.

Che cosa avesse in mente Morgran nessuno lo sapeva, ma la sua amica Perla, che lo conosceva bene, sapeva che quella testa calda, con quei suoi modi irruenti, a volte, poteva essere frainteso. A volte invece faceva proprio quello che sembrava volesse fare. Nel dubbio Perla prese una rapida decisione. Saltò fuori dal suo nascondiglio e corse incontro al compagno con entrambe le braccia tese in avanti, andando a poggiare le mani sul petto del nano. Ovviamente il compagno non si fermò all'istante e trascinò in avanti la piccola halfling di diversi metri, trascinamento testimoniato da due solchi nel terreno scavati dai piedi di Perla.

"Fermati cocciuto di un mulo. Fermati e lasciami gestire la situazione come si conviene."

Le parole vennero sussurate a Morgran dalla halfling.

Detto questo Perla iniziò a gestire la conversazione con Barak.

"Buongiorno, mi chiamo Perla Prunospino. Immagino di avere il piacere di parlare con il signor Barak il nano, penso. Forse. Siamo qui... siamo qui..."

Le venne in mente in quel momento che Variz aveva proposto di non dire nulla di Brumin e di quello che era successo. 

"Siamo qui... "

Si guardò intorno. Cercò con lo sguardo Variz che in quel momento però era ancora con le prese con un problema agli occhi. Guardò allora Bantik con aria disperata. Forse per la prima volta in vita sua era rimasta senza parole.

"Il signor Bantik... ora... le spiegherà perchè siamo qui..."

Fece un sorriso a Barak e poi fece un sorriso a Bantik.





Ed ora non mi resta che salutarvə e darvə appuntamento...
...al prossimo incontro!


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