MaStEr - Anno 1452, 13 Mirtul - Miniera di Black Cave, Montagne della Spada




GDR

Dopo l'avversione iniziale, Krum inizio' a cambiare opinione sul nano presentatosi con il nome di Morgran Cresta Rossa. Crebbe in lui un certo rispetto nei suoi confronti: per la sua forse un pò folle audacia e per il suo puro senso di lealtà nel suo fare. "Hai fatto quello che dovevi Morgran e rispetto il tuo operato" disse appoggiando il pugno chiuso al centro del petto, che successivamente riaprì per indicare con l'indice le frecce sconosciute. "Mi chiedi di queste frecce...non so che dirti a riguardo. Nella mia vita ho svolto anche l'attività di fabbro e quindi posso orgogliosamente affermare d'avere una certa conoscenza in fatto di armi ed armature...ma queste..." fece una breve pausa ricca di silenziosi pensieri e poi prosegui' " Frecce di tale fattura non ne ho mai viste...chi le ha ideate e poi costruite è un artigiano di altissimo livello...non mi stupirebbe nemmeno se fossero di provenienza magica...anzi, ora che le  guardo meglio potrebbe essere proprio così ma ovviamente non posso dirtelo con certezza". Krum fu per un momento quasi come ipnotizzato da esse ma poi distolse di colpo lo sguardo da loro per rivolgerlo a Bantik, "Penso che sia arrivato il vostro momento di parlare con Barak", poi si volse verso quest'ultimo per avvertirlo di questo loro desiderio.

Perla osservo' attentamente l'evolversi degli eventi. Si concentrò poi su Barak studiandolo bene: il grigiore dei lunghi capelli e della folta barba denotava un nano non più giovanissimo ma pur sempre dotato di una struttura fisica e muscolare di tutto rispetto. Teneva i pugni chiusi nervosamente, stringendo con forza le nocche delle dita contro i palmi delle mani. Questo, insieme ad un'espressione tirata in volto, facevano percepire in maniera quasi inequivocabile il suo disagio e la sua irrequietezza.





Barak ascoltò in silenzio la richiesta di Krum, arrivata dopo le parole della piccola halfling. Poi volse lo sguardo verso il vecchio Bantik e, tra il serio e l'ironico, si pronunciò: "Bantik...vecchio mio...per quale motivo sei tornato indietro? Forse la tua coscienza ed il tuo orgoglio ti hanno  imposto di tornare sui tuoi passi? Oppure hai trovato magicamente una soluzione al nostro problema reclutando questi...avventurieri? "disse allargando teatralmente il braccio con il palmo della mano aperta, a voler indicare tutti loro. Bantik in tutta risposta fece due passi avanti: "Sarei uno stolto ad esser sicuro già da ora che questi miei amici rappresentino la nostra soluzione...ma posso dirti però con sicurezza di avvertire delle forti sensazioni positive nei loro confronti e d'aver piena fiducia che sia stato proprio Moradin in persona ad intercedere per farmeli incontrare...". Barak rise nervosamente: "Adesso sono le sensazioni a dover muovere i nostri passi? O la mal riposta fiducia in Dio che innegabilmente ha voltato noi le spalle?" Barak sembro' improvvisamente più vecchio rispetto ad un momento prima, le spalle basse come fossero cariche di enormi pesi. Si voltò verso il suo ufficio e a testa bassa e con fare pesante si avviò verso l'ingresso. "Cocciuto chierico...due parole in più od in meno non cambieranno la situazione quindi entrate pure per dirmi quello che mi volete dire e facciamola breve..." Entrò poi dentro l'edificio senza chiudere dietro di sè la porta e senza aspettare la reazione degli ospiti.  

In seguito nel campo tutto sembrò tornare normale, i nani si avviarono per riprendere le loro mansioni e solo uno, probabilmente il fabbro, si avvicinò alle frecce per estrarle con l'intento probabile di portarle via.


OFF GDR

Cosa deciderete di fare adesso? Intanto vi dico che il pomeriggio sta volgendo al termine ed il sole comincia la parabola discendente. A voi! 


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